Descrizione
SanGiorgio, la grappa dedicata alle origini.
Dediti alla nostra città natale ancora una volta Roteglia 1848 vuole legare la propria storia a Sassuolo: nasce così la SanGiorgio Grappa Invecchiata, il cui nome trova ispirazione dal santo patrono.
L’etichetta unisce mito e passione: l’immagine infatti ritrae San Giorgio, a quei tempi solo Giorgio, mentre trafigge il drago con la sua spada. La leggenda narra che in una città chiamata Silena, in Libia, vi fosse un grande stagno, tale da poter nascondere un drago, che, avvicinandosi alla città, uccideva con il fiato tutte le persone che incontrava. Gli abitanti gli offrivano per placarlo due pecore al giorno ma, quando queste cominciarono a scarseggiare, furono costretti a offrirgli una pecora e un giovane tirato a sorte. Un giorno fu estratta la giovane figlia del re. Il re, terrorizzato, offrì il suo patrimonio e metà del regno per salvarle la vita, ma la popolazione si ribellò, avendo visto morire tanti suoi figli. Dopo otto giorni di tentativi, il re alla fine dovette cedere e la giovane si avviò verso il lago per essere offerta al drago. In quel momento passò di lì il giovane cavaliere Giorgio, il quale, saputo dell’imminente sacrificio, tranquillizzò la principessa, promettendole il suo intervento per evitarle la brutale morte. Quando il drago si avvicinò, Giorgio salì a cavallo e con grande audacia affrontò il drago che gli veniva incontro trafiggendolo con la lancia.
La forma dell’etichetta a francobollo e il suo annullo sono un legame con diversi elementi comunicativi che rappresentano Roteglia 1848: le cartoline postali già utilizzate e diffuse, rappresentano la pratica dello scrivere una cartolina in disuso, come il produrre artigianalmente i liquori della tradizione; inoltre la filatelia è una grande passione di Andrea, socio fondatore e inventore di questa grappa, dal suo aroma e gusto, al suo aspetto estetico.